Eventi ANDI Campania

5° Convegno ANDI CampaniaTorna all'elenco


5 CONVEGNO ANDI CAMPANIA
14 e 15 Ottobre 2011
Crowne Plaza Hotel, Caserta

Presidente del Convegno
Dott. Gianfranco Prada


L’idea di un Congresso Regionale con la partecipazione attiva di tutte le sezioni ANDI è finalmente realtà.
ANDI Campania si è avvalsa della collaborazione e dell’esperienza delle segreterie culturali delle cinque sezioni campane e di fatto il 14° Memorialandisalerno, l’11° Masterday, il 2° Incontriamoci a Pietralcina, il Congresso AndiAvellino e il Video Meeting Andi Napoli saranno parte integrante di un Convegno che ha come temi principali di analisi sessioni dedicate alla conservativa, all’endodonzia, alle cellule staminali, alla formazione sindacale e del personale di studio.

Carlo Donadio, Presidente ANDI Campania
Paolo Manzo, Segretario Culturale ANDI Campania


PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO
Dott. Gianfranco Prada - Presidente Nazionale ANDI
Dott. Carlo Donadio - Presidente ANDI Campania
On. Michele Schiano Di Visconti - Consigliere Regionale della Campania, Presidente della V Commissione Permanente “Sanità e Sicurezza Sociale”
Dott. Pio Del Gaudio - Sindaco di Caserta
Dott. Pietro Paolo Scalzone - Presidente CAO Caserta

COMITATO SCIENTIFICO
Dott. Carlo Donadio - Presidente ANDI Campania
Dott. Giovanni Corvo - Vice Presidente ANDI Campania
Dott. Paolo Manzo - Segretario Culturale ANDI Campania
Prof. Ludovico Sbordone - ANDI Salerno
Dott. Vincenzo Farina - Segretario Culturale ANDI Caserta
Dott. Luigi Galasso - Segretario Culturale ANDI Napoli
Dott.ssa Francesca Salerno - Segretario Culturale ANDI Benevento
Dott.ssa Laura Sisalli - Segretario Culturale ANDI Salerno

COMITATO ORGANIZZATORE
Dott. Carlo Donadio - Presidente ANDI Campania
Dott. Paolo Manzo - Segretario Culturale ANDI Campania
Dott. Antonio Ventrone - Tesoriere ANDI Campania
Dott. Francesco Antonucci  - Presidente ANDI Caserta, Vice Presidente Vicario ANDI Campania
Dott. Mario Catena  - Presidente ANDI Salerno, Vice Segretario Culturale ANDI Nazionale
Dott. Carmine Anzisi - Presidente ANDI Napoli
Dott. Christian Caputo - Presidente ANDI Avellino
Dott. Duilio Carlucci - Presidente ANDI Benevento



ODONTOIATRI E STUDENTI

L'A, B, C DEI RESTAURI IN COMPOSITO NEI DENTI ANTERIORI: COME SEMPLIFICARE E OTTENERE RESTAURI INVISIBILI
8 crediti ECM

Dott. Lorenzo Vanini

Moderatori
Dott. Mario Catena, Dott.ssa Laura Sisalli

CELLULE STAMINALI E BIOCOMPATIBILITÀ: STATO DELL'ARTE E APPLICAZIONI PROSSIME IN ODONTOIATRIA
5 crediti ECM

Presiede
Dott. Carlo Donadio

Moderatori
Dott. Giovanni Corvo, Dott. Paolo Manzo

Prof. Ludovico Sbordone
Dott. Giovanni B. Menchini Fabris
Le metodologie ricostruttive in implantologia: dall'osso autologo alle cellule staminali

Prof. Vincent J. Iacono, D.M.D.
Etiology, Treatment and Management of Implant Complications

Prof. Gregorio Laino
Gli incrementi dei siti implantari: tecniche e risultati istologici a confronto

Prof. Gianpaolo Papaccio
Uso terapeutico di cellule staminali di origine dentaria per impianti e ricostruzione ossea

Prof.ssa Rosa Valletta
Dott. Vincenzo D'Antò
Materiali innovativi per l'odontoiatria rigenerativa

Prof. Gianfranco Tajana
Odontoiatria e Staminali

Prof. Marco Baldoni
Prof. Fabrizio Carini
Ingegneria Tissutale nelle scienze chirurgiche: il trattamento del difetto osseo in parodontologia e in chirurgia implantare avanzata

DIAGNOSI IN ENDODONZIA: COME AFFRONTARE I DUBBI E RISOLVERLI
7,5 crediti ECM

Prof. Vinio Malagnino

Moderatori
Dott. Carmine Anzisi, Dott. Duilio Carlucci

CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI RADIOPROTEZIONE PREVISTO DALL'ART.7 DEL D.LGS. N° 187/2000
8 crediti ECM

Prof. Antonio De Pasquale
Prof. Giorgio Punzo

Moderatori
Dott. Gaetano Agovino, Dott. Christian Caputo
Fondamenti fisici della radiazione

CORSO RSPP AI SENSI DELLA LEGGE 81/08 E SUCCESSIVE MODIFICHE
16,1 crediti ECM

Dott. Francesco Antonucci
Dott. Gaetano Agovino
Dott. Francesco Colace
Dott. Giorgio Vittoria

PERSONALE DI STUDIO

STERILIZZAZIONE: ASPETTI GIURIDICI E PROCEDURALI
Sig. Paolo Bertozzi

Moderatori
Dott. Michele Bernardo, Dott. Roberto Sisalli

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: D.LGS. N° 81/08
Dott. Francesco Antonucci
Dott. Gaetano Agovino

Moderatori
Dott. Michele Bernardo, Dott. Roberto Sisalli

WORKSHOP

MOTIVIAMO IL PAZIENTE CON LA MASTICAZIONE
Dott. Arturo Panaccione

Moderatori
Dott. Vincenzo Farina, Dott. Antonio Ventrone

L'A, B, C DEI RESTAURI IN COMPOSITO NEI DENTI ANTERIORI: COME SEMPLIFICARE E OTTENERE RESTAURI INVISIBILI
Dott. Lorenzo Vanini

Ricerca in vitro e clinica dimostrano che la moderna odontoiatria è basata sulla adesione, unica strada per ottenere il sigillo coronale sinonimo di integrazione del restauro e di biocompatibilità.
Il restauro conservativo-adesivo dei denti anteriori offre oggi numerosi vantaggi grazie alle moderni tecniche adesive e a materiali compositi sempre piu simili a smalto e dentina naturali.
Il corso prevede una breve introduzione circa le attuali indicazioni all'uso dei materiali compositi nel restauro dei denti anteriori e la presentazione di specifici protocolli clinici per il corretto utilizzo di questi materiali nelle diverse situazioni ricostruttive.
Si presenterà un nuovo protocollo clinico per la determinazione di forma e colore utilizzando le immagini digitali; questa metodica, veramente rivoluzionaria, rende semplice, prevedibile e affidabile una fase, quella del colore, che è il punto debole di ogni procedura ricostruttiva in odontoiatria estetica.
Si parlerà di preparazioni cavitarie, di adesione e di stratificazione con l'impiego del nuovo smalto ad alto indice di rifrazione che semplifica la tecnica rendendo tutto piuí facile e con risultati straordinari. Il trattamento delle superfici con rifinitura, lucidatura e fasi di mantenimento chiuderà la presentazione.
Lo scopo del corso è di mostrare un metodo moderno per la ricostruzione conservativa dei denti anteriori, basato su parametri precisi, frutto di venti anni di ricerca nel campo dei compositi e dai dati della moderna letteratura internazionale.

ETIOLOGY, TREATMENT AND MANAGEMENT OF IMPLANT COMPLICATIONS
Prof. Vincent J. Iacono, D.M.D.

Peri-implantitis is an inflammatory reaction in the oral mucosa associated with loss of supporting/marginal bone around an implant in function. According to recent studies, the prevalence of peri-implantitis was estimated to be in the range of 28% to 56% and 12% to 43% at the patient and implant level, respectively. This condition can lead to implant loss and significant soft and hard tissue defects that become very challenging to restore.
Thus, appropriate identification of the etiology, diagnosis and management of peri-implantitis become essential to ensure successful and well maintained dental implants. In this presentation, the current terminology associated with dental implant complications will be reviewed and highlighted by a series of clinical cases. These include examples of failing and failed implants and the local and systemic therapy that was rendered in each case.
The therapeutic management of these cases was based on empirical data extrapolated from in vitro periodontal research and anecdotal case reports. Using the available evidence, a flow chart will be presented and discussed that incorporates practical clinical guidelines for the diagnosis and therapeutic management of peri-implantitis.
This will provide the clinician with an objective and step-by-step protocol for the successful management of implant complications.

Gli incrementi dei siti implantari: tecniche e risultati istologici a confronto
Prof. Gregorio Laino

Le funzioni del distretto oro-maxillo facciale, come le espressioni del viso, l'articolazione della parola, la masticazione e la deglutizione sono basate su di un complesso anatomico composto da tessuti molli (cute, muscoli e mucose) ed i sottostanti tessuti duri (denti e massiccio scheletrico). Anomalie di tali strutture compromettono completamente queste attività alterando non solo la funzione intima dell'individuo ma soprattutto la vita di inter-relazione. La ricostruzione cranio-facciale mira a ristabilire i principi estetici e funzionali del viso alterati da malformazioni congenite, resezioni tumorali o deformità post traumatiche.
E' stimato che circa 1.500.000 di pazienti all'anno in Europa si sottopongono ad innesti del distretto cranio facciale e di questi, circa il 20% si sottopongono ad innesti autologhi risolvendo il problema principale ma arrecando una forte morbilità del sito di prelievo causando alterazioni funzionali che si risolvono in diversi mesi.
L'ingegneria tessutale è attualmente la soluzione più promettente per la soluzione di tali problemi.
Una nuova frontiera si è raggiunta con la scoperta delle cellule staminali che hanno reso questo approccio terapeutico realmente valido superando le problematiche fin ad ora poste da questo tipo di applicazione. Infatti combinando la chimica e l'ingegneria dei materiali con le Scienze delle cellule staminali, si è riusciti a sviluppare dei "sostituti", perfettamente biocompatibili ed integrabili nell'ospite, da impiantare in vivo ed in grado di sostituire il tessuto sia dal punto di vista strumentale che funzionale promuovendone, nel contempo, la rigenerazione. La ricostruzione cranio-facciale, interessando molti tipi di tessuti, rappresenta uno dei campi di applicazione più completi e anche un buon esempio del grande impatto terapeutico dell'ingegneria tissutale sulla popolazione.

Materiali innovativi per l'odontoiatria rigenerativa
Prof.ssa Rosa Valletta
Dott. Vincenzo D'Antò

La necessità di ripristinare la funzione dell'apparato stomatognatico, al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti, ha portato, nel campo odontoiatrico, allo sviluppo di materiali con caratteristiche meccaniche ed estetiche sempre migliori. Contemporaneamente si è affermata l'esigenza di studiare e ottimizzare la risposta cellulare ai biomateriali.
L'odierna pratica clinica odontoiatrica è in gran parte basata su terapie convenzionali che utilizzano materiali estranei al corpo del paziente. Amalgami, compositi, impianti metallici e altri materiali sintetici sono stati la scelta di elezione per il restauro degli elementi dentari. In chirurgia orale e maxillofacciale si utilizzano gli innesti, che, nonostante diversi livelli di successo clinico, risentono di limitazioni intrinseche, quali il potenziale rigetto, la trasmissione di patogeni dal donatore e la sostanziale incapacità dei materiali convenzionali di integrarsi nei tessuti dell'ospite. L'approccio rigenerativo preferito dai chirurghi, cioè l'utilizzo di innesti ossei autologhi, determina la morbidità per la presenza di un sito donatore.
Grazie alle nuove opportunità offerte dallo sviluppo della scienza dei materiali è possibile ipotizzare che in un prossimo futuro, oltre alle terapie tradizionali di sostituzione dei tessuti dentali ed ossei lesi o persi, si potranno rigenerare tali tessuti con cellule provenienti dal paziente stesso. La nuova frontiera nella rigenerazione dei tessuti craniofacciali è l'ingegneria tissutale, un campo di ricerca interdisciplinare che trova importanti risvolti anche in ambito odontoiatrico, dove può offrire nuove e reali possibilità per il trattamento di pazienti complessi.

Ingegneria Tissutale nelle scienze chirurgiche: il trattamento del difetto osseo in parodontologia
e in chirurgia implantare avanzata
Prof. Marco Baldoni
Prof. Fabrizio Carini

Gli esiti della malattia parodontale (PD) si manifestano con la distruzione del parodonto, sistema comprendente il cemento radicolare, l'osso alveolare, la gengiva e il legamento parodontale (PDL), e risultano essere la maggior causa di perdita di elementi dentari negli adulti.
La riparazione del parodonto e la rigenerazione dei tessuti parodontali sono l'obiettivo principale nel trattamento delle PD. Diverse tecniche di Ingegneria Tissutale, mediante l'utilizzo di cellule staminali adulte (aSC), sono state proposte per l'ottenimento di una completa, predicabile e riproducibile rigenerazione del parodonto. Numerosi gruppi di ricerca hanno ipotizzato la presenza all'interno del PDL di cellule progenitrici che migrano dagli spazi endostali ed hanno caratteristiche di cellule staminali che potrebbero essere responsabili della stimolazione per la differenziazione in cementoblasti, osteoblasti o cellule del PDL (Seo 2004, Morsczeck 2005, Kawanabe 2006, Bartold 2006). Attualmente la ricerca scientifica è orientata verso l'utilizzo di MSCs provenienti da due diverse linee di prelievo: tramite prelievi ematici da Midollare ossea (BMSCs) (D'Errico 1999, Krebsbach 2002, Hasegawa 2006, Song 2007, Zhao 2008); oppure da cellule del PDL (PDLSCs) di III molari estratti (Seo 2004, Gay 2007, Jo 2007, Trubiani 2006).
La maggior parte degli autori considerano che le SCs ottenute da PDL estratto possano essere la scelta migliore per la rigenerazione parodontale (Seo 2004, Sonoyama 2006, Bartold 2006, Fuji 2008). Seo et al. (2004) riscontra che la capacità di formare colonie di fibroblasti da parte delle PDLSCs è di circa 12 volte maggiore rispetto a quella delle BMSCs (170 per PDLSCs e 14 per BMSCs per 10 alla quinta cellule/piasta).

DIAGNOSI IN ENDODONZIA: COME AFFRONTARE I DUBBI E RISOLVERLI
Prof. Vinio Malagnino

Sono molti i casi in cui il paziente si rivolge al dentista per una sintomatologia di origine endodontica. Vi sono situazioni drammatiche come l'ascesso apicale acuto che non pone di solito problemi di diagnosi, e situazioni altrettanto critiche per il paziente meno facili da diagnosticare.
La pulpite irreversibile sintomatica è una malattia che dà un dolore spesso non localizzato al dente responsabile, ma diffuso all'emimandibola e a volte irradiato all'arcata antagonista. In queste occasioni possono crearsi dei casi che possono rappresentare dei veri e propri "rompicapo" per il dentista che a volte viene condizionato da convincimenti del paziente che lo portano a commettere degli errori. Quando un paziente viene alla nostra attenzione con i tipici sintomi della P.I.S. è sempre necessario fare un accurato esame della metà della bocca interessata dal dolore per poter individuare il dente responsabile, che solo occasionalmente può essere quello indicato dal paziente.
Una patologia che viene spesso interpretata in modo non esatto è quella delle fratture: dalla frattura dentinale "parziale" alla frattura verticale di radice; la sintomatologia è spesso abbastanza chiara ma non sempre è facile evidenziare la linea di frattura e comunque una diagnosi corretta e precoce può consentire spesso una terapia del dente che altrimenti determinerà molti problemi e in alcuni casi l'estrazione del dente interessato. Altra situazione clinica non ben conosciuta è quella della cosidetta "Eburneizzazione" il cui mancato riconoscimento può essere causa di serie complicazioni. Obiettivi della conoscenza sono: aiutare i dentisti a localizzare correttamente il dente responsabile di pulpite irreversibile sintomatica. Aiutare a far diagnosi delle fratture che possono coinvolgere i denti e di altre situazioni critiche e suggerire ilcorretto comportamento terapeutico.

CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI RADIOPROTEZIONE PREVISTO DALL'ART.7 DEL D.LGS. N° 187/2000
Prof. Antonio De Pasquale
Prof. Giorgio Punzo

Il Corso di formazione risponde all'obbligo normativo previsto dall'art. 7 del D.L.vo n.187/2000 ed è indirizzato specificamente all'attività radiologica di tipo complementare all'esercizio clinico della professione odontoiatrica. In quest'ottica il Corso esordirà con la trattazione di problematiche di base, propedeutiche all'esame delle tematiche di carattere specifico, includendo anche le più recenti innovazioni tecnologiche come la tomografia volumetrica digitale con tecnica "cone beam". La fase introduttiva sarà incentrata sui fondamenti fisici delle radiazioni ionizzanti, illustrando le proprietà essenziali delle stesse ed i loro meccanismi di interazione con la materia, specificando quindi l'azione lesiva delle radiazioni connesse con tale interazione. Si passerà alla trattazione degli effetti biologici delle radiazioni, classificati come deterministici, somatici stocastici e genetici e messi in correlazione con la tipologia del danno cellulare e della radioensibilità dell'organo interessato. Si tratteranno anche le grandezze fondamentali di dosimetria, quale dose assorbita e dose efficace come strumento operativo per la valutazione del rischio connesso con l'utilizzo a scopo diagnostico delle radiazioni ionizzanti. Altro argomento centrale sarà la normativa di radioprotezione, che sarà illustrata evidenziando le diverse figure professionali coinvolte, con l'indicazione delle rispettive competenze e responsabilità. Verranno esposti i principi fondamentali di ottimizzazione e di giustificazione e le loro modalità applicative specifiche per l'attività radiodiagnostica nel settore odontoiatrico. Nell'ambito generale della radioprotezione del paziente, si prenderanno in esame le pratiche che richiedono particolare attenzione, in riferimento alle categorie di pazienti costituite da donne e bambini. Si passeranno poi in rassegna le caratteristiche salienti delle apparecchiature di diagnostica utilizzate in odontoiatria, estendendo la trattazione a tecniche di recente introduzione come la tecnologia "cone beam". In particolare si esamineranno i fattori che influenzano la dose da radiazioni, focalizzando l'attenzione sulle tecniche di ottimizzazione della prestazione diagnostica. Si concluderà con la fondamentale tematica, introdotta come obbligo normativo dal D.L.vo 187/2000, del programma di garanzia della qualità, nel quale rientra, come elemento essenziale ma non esclusivo, il controllo di qualità.

CORSO RSPP AI SENSI DELLA LEGGE 81/08 E SUCCESSIVE MODIFICHE
Dott. Francesco Antonucci
Dott. Gaetano Agovino
Dott. Francesco Colace
Dott. Giorgio Vittoria

Il quadro normativo in materia di sicurezza dei lavoratori e la responsabilità civile e penale; gli organi di vigilanza e di controlli nei rapporti con le aziende; la tutela assicurativa, le statistiche ed il registro degli infortuni; i rapporti con i rappresentanti dei lavoratori; appalti, lavoro autonomo e sicurezza; la valutazione dei rischi; i principali tipi di rischio e le relative misure tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza; i dispositivi di protezione individuale; la prevenzione incendi ed i piani di emergenza; la prevenzione sanitaria; l'informazione e la formazione dei dipendenti.

STERILIZZAZIONE: ASPETTI GIURIDICI E PROCEDURALI
Sig. Paolo Bertozzi

Obiettivo del corso è portare informazione corretta e coerente sugli aspetti legati alla sterilizzazione e alla prevenzione in studio odontoiatrico, in relazione alle direttive vigenti e alle nuove norme EN 13060.
Portare una informazione sulle procedure e sulle metodologie operative per poter ottemperare correttamente alle fasi della sterilizzazione di strumenti e materiali.

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: D.LGS. N° 81/08.
Dott. Francesco Antonucci
Dott. Gaetano Agovino

La relazione verte in una prima fase sull'analisi della legge nella sua interezza, partendo dal percorso legislativo e dall'esperienza dell'applicazione del "vecchio" D.Lgs 626/94 e dall'evoluzione che in chiave di implementazione continua il concetto di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sta subendo negli anni. Si analizzano quindi le definizioni nei vari "protagonisti" del D.L. e delle varie modalità di applicazione. Quindi si analizza la relazione di valutazione dei rischi entrando nello specifico delle tipologie dei rischi presenti nell'attività odontoiatrica. Il tutto, pur nel rispetto della complessità della norma, cerca di semplificare attraverso numerosi esempi le modalità di applicazione della legge in ambito odontoiatrico e di rendere partecipi, nel percorso di aggiornamento, i dipendenti dello studio odontoiatrico nel tentativo di far diventare quanto contenuto nel DL 81/98 un'opportunità e non un peso per la professione.

MOTIVIAMO IL PAZIENTE CON LA MASTICAZIONE
Dott. Arturo Panaccione

Il dentista è, a volte inconsapevolmente, il vero esperto della masticazione.
Conosce la funzione dei denti, delle articolazioni, della lingua e delle guance; queste conoscenze, oltre alla pratica clinica, gli permettono di valutare le capacità masticatorie del paziente.
E' anche in grado di consigliare le terapie più adatte all'ottimizzazione della funzione masticatoria in funzione dell'età e delle caratteristiche individuali. Molto spesso altri specialisti come pediatri, internisti, dietologi e nutrizionisti, chiedono ai pazienti una masticazione più accurata per migliorare la digestione; il dentista diventa quindi il naturale interlocutore che può verificare e spesso migliorare le caratteristiche dell'apparato stomatognatico.
Protesi, ortodontia, conservativa come indicazione per una masticazione efficiente.
Rapporti fra masticazione, dieta, gastrite, difficoltà digestive.
Quanto conta la masticazione nella motivazione al trattamento odontoiatrico.
Comunicazione efficiente nella proposta terapeutica. S.I.C.

PATROCINI
Città di Caserta
Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta
Regione Campania
Università degli Studi di Napoli - SUN
Università degli Studi di Napoli - Federico II
Università di Pisa - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Master in Implantologia
Università degli Studi di Salerno
ANDI NAZIONALE

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